Cronache dal mare: Come quando anch’io sono una tenerona…

Più vi guardo e più mi sento grata e felice, di quella felicità che ha il sapore un po’ salato della salsedine che da piccola leccavo via dalla spalla abbronzata e riarsa, esattamente come fai tu ora.

Di quella gratitudine che provi quando si alza un po’ di vento che accogli spalancando le braccia e offrendo il viso, a mitigare il calore, a rinfrescare il sudore.

E sono grata di riuscire a gioire di quello che ho, di non darlo per scontato, di farlo crescere ogni giorno, di rendermi conto della mia fortuna.

Sono grata di sapermi mettere in discussione, di sapermi cambiare, di provarmi a migliorare.

Sono grata di avere le tue braccia che mi stringono e trattengono quando ce n’è bisogno, costringendomi a gustare l’attimo, a rimandare a dopo.

E di avere le sue, piccine, che si aggrovigliano attorno al mio collo con una forza e un amore che mai diresti.

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